LOMBALGIA: Falsi miti

La lombalgia , più comunemente detta “mal di schiena”, è un disturbo piuttosto frequente ed invalidante.

Essa colpisce , ad un certo punto della vita, circa il 40% delle persone.

Nella maggior parte dei disturbi ad essa associati non viene identificata una causa specifica.

Lo sviluppo delle tecnologie diagnostiche e l’aumento delle prescrizioni di Risonanze magnetiche, Rx, ecografie e altre, ha portato troppo semplicisticamente  ad associare l’aspetto strutturale al dolore.

Su queste basi si sono sviluppate una serie di convinzioni limitanti nella testa dei pazienti, i quali tendendo a catastrofizzare ed a preoccuparsi eccessivamente di proteggere la struttura “lesionata”, rischiano di ritardare il normale processo di guarigione.

Sfatiamo dunque alcuni miti in merito al mal di schiena:

Le immagini di laboratorio mi diranno esattamente perché ho dolore.

Falso. Non si può fare diagnosi di mal di schiena basandosi solamente sugli esami diagnostici, in quanto questi possono soltanto dirci come è fatta la struttura.

In moltissimi pazienti asintomatici (più dell’80 %) sottoposti a studi sperimentali si sono trovati esiti diagnostici di ernie, protrusioni discali ed artosi .

Gli esami possono individuare gravi problemi della struttura (1-2% dei casi) qualora l’anamnesi clinica e l’esame obiettivo  portino il clinico  sospettarne  la  presenza.

La chiruriga è sempre necessaria.

Falso.Anzi, il ricorso alla chirurgia dovrebbe essere limitato ai rari casi in cui la compressione della radice nervosa provochi deficit neurologici gravi come la perdita della forza o dei riflessi.

 Ho qualcosa fuori posto (vertebra / bacino spostati, nervo “accavallato”  ecc.)

L’idea che ci sia qualcosa fuori posto (spesso inculcata dagli addetti ai lavori o da alcuni praticoni…) porta il paziente a sviluppare convinzioni limitanti e preoccupazione eccessiva che inevitabilmente condizioneranno negativamente il recupero.

Molte asimmetrie infatti, sono normali e non sono causa di alcun sintomo.

Le tecniche manipolative della Terapia Manuale, tra l’altro, non riposizionano nessun segmento spostato ma creano picchi di afferenze propriocettive andando a modulare la percezione del dolore e, riducendo la contrattura antalgica riflessa ripristinano la mobilità articolare.

 Muovermi farà peggiorare il mio mal di schiena.

Falso. Si è capito , fortunatamente già da diverso tempo, che il riposo a letto non è necessario.

Purtoppo la paura del movimento quando si ha dolore (kinesiofobia) è ancora molto diffusa.

La ripresa graduale e precoce del movimento (ovviamente appena il dolore lo consenta)  è però fondamentale : la schiena è fatta per muoversi, non bisogna avere paura!

 Il nuoto è una terapia.

Falso .Il nuoto è uno sport 😊.

Come indicato da un recente studio di ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) il nuoto, da sempre indicato come ideale per la prevenzione e la gestione di dolori ed altri problemi della colonna vertebrale, in alcuni casi non sarebbe addirittura cosi adatto.

Ogni lombalgia , cosi come ogni altro disturbo neuro-muscolo-scheletrico, deve essere valutato singolarmente per stabilire il programma riabilitativo mirato al caso specifico.

 Devo stare dritto!

Non è stata identificata ad oggi nessuna postura seduta statica che sia in grado di prevenire o ridurre il mal di schiena.

E’ invece di fondamentale importanza mantenere un corretto stile di vita e fare attività fisica.

 

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Fisioterapista specializzato in terapia manuale
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