L'importanza dell'Esercizio Terapeutico nel trattamento dei disturbi muscolo-scheletrici.

L'evidenza scientifica parla chiaro: l'esercizio fisico apporta notevoli benefici sulla salute generale delle persone.

Sono molteplici gli effetti che può apportare:

-riduce la pressione arteriosa;

-controlla il livello della glicemia;

-modula positivamente il colesterolo nel sangue;

-aiuta a prevenire le malattie metaboliche , cardiovascolari e neoplastiche;

-riduce i sintomi dell'ansia, dello stress, della depressione;

-riduce il DOLORE e MIGLIORA LA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO.

 

I disturbi muscoloscheletrici cronici sono un problema molto diffuso e costoso in termini assenza lavorativa per moltissime persone.

L'Esercizio Terapeutico risulta un intervento utile ed efficace sul medio-lungo termine nella gestione di tali disturbi.

Sono svariati i meccanismi che creano analgesia , tra i più interessanti e studiati abbiamo l'adattamento al carico e l'attivazione del Sistema Inibitorio Discendente del Sistema Nervoso Centrale; l'esercizio infatti è in grado di attivare la FARMACIA INTERNA presente nel nostro cervello, stimolando la produzione di endrofine, sostanze antidolorifiche endogene.

Questo è un meccanismo importante soprattutto per il fatto che il dolore che è presente da molto tempo non è quasi mai dovuto al danno strutturale in un tessuto, come quando è presente da pochi giorni/settimane dopo un trauma, ma è dovuto anche ad una SENSIBILIZZAZIONE del SISTEMA NERVOSO.

Questa maggiore sensibilità del SNC può coinvolgere anche la sfera emotiva e sociale del paziente innescando una serie di processi neurofisiologici e psicologici che tenderanno a non farlo migliorare.

Una serie di afferenze strutturali, psicologiche (es. convinzioni e credenze del paziente sul dolore, paura del movimento, castatostrofismo ,stato di depressione associata) e sociali ( es. stress lavorativo e/o familiare ) arrivano continuamente al sistema nervoso centrale che valuta questo insieme di informazioni e decide se il risultato finale sara' il dolore o la sua assenza, anche appunto senza un danno anatomico associato.

Sara'dunque importante, oltre a ricondizionare le strutture , anche prestare attenzione a tutti questi aspetti sopra citati che possono ripercuotersi negativamente sull'output finale da parte del sistema nervoso, ovvero appunto la facilitazione o l'inibizione del dolore. 

L'approccio bio-psico-sociale si concentra proprio sulla gestione del paziente anche sotto questo punto di vista.

E'dimostrato che un PROGRAMMA DI ESERCIZI inserito in questo contesto ,progettato e supervisionato da un Fisioterapista esperto e specializzato nella gestione dei disturbi muscolo-scheletrici  ,dosato sul paziente in termini di serie,ripetizioni e carico , cucito come un vestito sullo stesso e basato su un training graduale e progressivo, risulta UTILE ed EFFICACE sia da un punto di vista strutturale che sull'elaborazione del sintomo.

Quindi...basta scuse per non fare gli esercizi!🙂

 

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